martedì 11 novembre 2014

Sentirsi a casa...

Come ogni anno,  negli ultimi 3, quando c'è Creattiva, la domenica di fiera, latito da casa mia per vivere qualche ora, nella mia parallela: la creatività.
Eh si, perché per me l'essere creativa o comunque il solo "cibarmi" delle creazioni altrui mi fa vivere come Peter Pan sull'isola che non c'è.


La mia euforia comincia appena oblitero il ticket della metro, e già la mente comincia a pensare a tutto ciò che potrei comprare,  ma soprattutto a ciò che di nuovo potrei scoprire.


È da una settimana che "pinno" per alimentare la fantasia.  Di idee da "confezionare" ne ho trovate,  ma appena sono entrata nel primo padiglione si è azzerata...ho cominciato a "balzare" tra uno stand ed un altro, senza manco guardare con attenzione cosa fosse esposto.

È come quando ti manca l'ossigeno,  mi si è abbagliata la vista e ho perso letteralmente i sensi.


Allora mi sono detta: " Prendi la lista e ricomponi i pensieri".
Detto fatto! !!

Per prima cosa sono andata salutare la mia amica Viola allo stand l'angolo per creare. Sono ormai 3 anni che passo da lei come per inaugurare la mia giornata in fiera. Ma prima di svenarmi con le fustelle che vendono ho pensato alla lista,  quella che mentalmente mi ero fissata...alla fine della quale c'era fustelle per big shot....e così ho fatto,  per ultime ne ho comprate 2.
Quest'anno siamo andate mia madre ed io...e non vi dico...penso di aver girato il padiglione 5 una decina di volte prima di rendermi conto che " ci sei, devi solo ragionare".
Ma che ci posso fare i colori, le creazioni, l'entusiasmo di chi vi partecipa mi "drogano".


Andando di domenica ormai gli espositori sono stanchissimi dopo 3 giorni,  ma sono sempre gentili e pronti a spiegarti tutto.
Eppure lavorano. Ah, vorrei sentirmi io così!
Non so cosa significa essere espositore, ma so cosa vuol dire,  ripetere ai clienti sempre le stesse cose.
Quindi, espositori, tutti, siete stati grandi! !!!

La lista...la lista...
Eccomi che finito il padiglione,  entro nel padiglione 6...ed è in questo momento che il cuore affanna e la bocca si secca...per non perdere di nuovo i sensi...

La lista...la lista

...mi ricompongo e giro tra gli stand ormai assuefatta e cerco di darmi un contegno... ma eccolo, appena lo vedo...lui che ogni anno prometto di acquistare e poi non lo faccio, il tappeto da taglio e il righello per tagli più perfetti.
Ogni anno, desisto, ma durante alcuni lavori di cucito mi sono resa conto che con le forbici le rifiniture o il taglio dei margini nei capi, con stoffa doppia, non vengono precisi e con la taglicuci non posso sistemare...anzi ci ho provato e l'ho portata 2 volte in assistenza,  rimettendoci un sacco di soldi...
Placata l'ansia da primo acquisto della giornata,  vado alla ricerca del telaio mini, perché mi sta prendendo la fissa del ricamo, o meglio di voler imparare a ricamare sulle camice,  le iniziali a mano.
Lo trovo, lo compro e depenno il 2 acquisto "utile" dalla "menta-list"...
Ora mi resta solo comprare qualche fustella...
Ma tra me e loro ci sono state tante foto (che quest'anno ho deciso di fare per bene per il blog), piccoli acquisti vari come un mega bottone di legno (userò come fermatenda nella mia pseudo" sewingroom"), 2 spilloni di cui uno me l'ha fregato mia madre e infine fiori e palline di feltro per creare spille!!!


...ed eccomi che ritorno da Viola per comprare le fustelle, ma alla fine sono sempre indecisa...


Sono tornata a casa,  felice e motivata.
Ultimamente sono un po' in crisi nei confronti del mio "vero" lavoro...ho pensato è vero che " non mi piaci pe gnente", ma io ho " la mia isola che non c'è"

Buona serata
Ale

giovedì 6 novembre 2014

le manicreative...Tonia e le sue bambole Waldorf!

Innanzitutto voglio ringraziare tutti per gli auguri ricevuti ieri per il compliblog!

Ma ora voglio scrivervi di una persona speciale che stimo molto soprattutto come mamma.

Qualche tempo fa la mia amica Teresa, mi chiese dove poter comprare una macchina per cucire perché stava lavorando ad un progetto.  Poiché è brava a cucire, ho pensato che stesse creando un abito. 

Dopo tempo le ho chiesto se avesse fatto l'acquisto,  ma mi ha poi detto che la macchina era per la sorella, la quale frequentava un corso per la creazione di bambole.
Inizialmente, credevo fossero normali bambole di stoffa, invece no! 
Mi ha parlato delle bambole Waldorf, con tanta enfasi ed emozione.


A questo punto,  curiosa come un gatto, chiedo di parlare con Tonia, questo è il nome della creatrice delle Waldorf; ma poiché è una mamma lavoratrice, non ho insistito. 
Un pomeriggio di qualche giorno fa,  Tonia mi ha contattato su Whatsapp e mi viene l' idea di farle una mini intervista, chiedendole la cortesia di inviarmi qualche foto.  
È stata davvero tanto gentile, rispondendo a tutte le mie curiosità inviandomi anche cenni storici. 

La prima domanda è stata come fosse arrivata alle Waldorf...lei mi risponde che ha iniziato questa sua esperienza creando pigotte UNICEF per la scuola dei suoi bambini.
Ma la curiosità l'ha portata ad una spasmodica ricerca su internet per reperire i materiali,  che inizialmente le è risultata difficile nei dintorni di Roma, città in cui vive.
Alla fine, ecco che si imbatte nel sito di una signora di nazionalità polacca che organizza corsi per la realizzazione delle bambole. 
Così è iniziata la sua avventura! 


Poiché è molto brava, le ho chiesto da quanti anni si dedica alle bambolette, così come le chiama lei...mi risponde che sono appena due anni.
Si dedica loro, la sera come antistress dopo una giornata da
" mamma lavoratrice" 
In un paio d'ore riesce a farne una. Mi ha spiegato che ogni volta che crea una bambola non sa mai come sarà il visetto ed è come un bimbo che nasce, i visetti vengono fuori a sorpresa,  non sa mai se sarà femmina o maschio,  è la mano guidata dal cuore che la cuce.

Le chiedo, inoltre,  non essendo semplici bambole, la loro storia e lei mi spiega che si tratta di bambole create con tutti materiali naturali,  difficilmente reperibili in Italia,  che arrivano dalla Polonia e la Germania.  
Ma la storia va ben oltre i materiali...

Le bambole devono il loro nome alla scuola fondata nel 1919 per i figli degli operai della fabbrica di sigarette Waldorf in Astoria, Stoccarda.
In questa scuola il fondatore,  Rudolf Steiner, filosofo ed insegnante austriaco promuoveva giocattoli semplici e naturali,  introduceva le sue idee pedagogiche il cui scopo era quello di supportare lo sviluppo universale del bambino.
La bambola Waldorf, grazie ai suoi lineamenti delicati, lascia tanto spazio alla creatività e fantasia del bambino, di solito represse nel caso delle bambole in commercio. Così perfette e in alcuni casi anche concepite come "adulte" togliendo qualsiasi stimolo, nel giocarci e alimentando più il concetto del comprare che dell'amare.


Con queste bamboline giocano volentieri sia i maschietti che le femminucce,  sono trattate come veri amici.
Grazie all'imbottitura di lana cardata, aderiscono al corpo, scaldandosi e mantenendone il calore.
È un regalo perfetto per neomamme, in quanto ne incamerano l'odore per la serenità dei più piccini.

Sono grata a Tonia per la sua disponibilità,  in quanto mi ha dato la possibilità di conoscere e di apprezzare di più il prodotto creato con le mani del cuore.

Vi auguro una dolce notte
Ale

mercoledì 5 novembre 2014

tanti auguri blogghino mio!

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Buon pomeriggio a tutti! 
Festeggiare il primo anno del mio blog è una vera gioia, è come se fossi riuscita a portare a termine un obiettivo.  
A dire il vero non sono stata molto attiva, forse perché non ho ben capito qual è lo spirito giusto! 
Seguo molti blog e mi piacciono tantissimo, ma è come se li vedessi sempre migliori del mio e a volte mi scoraggio!
Ho alcuni post in lavorazione che presto pubblicherò. 
Per il momento vi saluto.
Un forte abbraccio
Ale






P.s : Se vi è piaciuta la foto vi metto il link. 

martedì 4 novembre 2014

tanti auguri mio piccolo... e ahimè trascurato blogghino :(

Ciao a tutti, come al solito mi faccio prendere dalle mille cose quotidiane ed ecco che il mio piccolo "angolo" è trascurato!
 Mi sono resa conto che domani è il suo primo "compliblog"! Amiche creative confezionano regalini o oggetti a seconda dell'attività che praticano...ed io che posso mai regalare a voi amiche? Vi dico la verità non lo so. Io sono una sarta e confezionare un vestito in " differita" è un po' difficile. Mi aiutate? Su dai, mi date un'idea? 

Buona serata
Ale